20 SIGARETTE
di Aureliano Amadei
Pellicola autobiografica e quindi tratta da una storia vera, 20 sigarette racconta la strage di Nassirya, dal punto di vista dell'unico civile sopravvissuto: Aureliano Amadei. Il ragazzo, 28enne precario, anarchico e antimilitarista, è partito al seguito del regista Stefano Rolla per girare un film sulla missione di pace italiana. L'attentato alla base dei carabinieri cambia ogni piano e il giovane decide di raccontare lui, attraverso un suo film, quanto accaduto. Nonostante la ferita aperta e il naturale coinvogimento personale, il film sa sottrrsi alla retorica e ai facili sentimentalismi, senza schierarsi né coi pacifisti né con l'esercito e le istituzioni. 20 sigarette è una toccante ricostruzione della vicenda personale di Amadei, raccontata con occhio umanmo e senza pregiudizi, offre uno spaccato sulla violenza della guerra e lo fa usando un linguaggio cinematografico giovane ed efficace. Montaggio veloce, immagini che passano dalla soggettiva alla focalizzazione zero, rumori ora assordanti si alternano a silenzi ancora più "forti": così si compone il sapore della realtà. Tiziana Vox
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