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VITTORIO RACCONTA GASSMAN   versione testuale
di GIANCARLO SCARCHILLI

Vittorio Gassman è morto dieci anni. Per fortuna da qualche tempo ha preso il via la buona abitudine di affidare la celebrazione di questi anniversari al territorio di maggior competenza, quello delle immagini. Anche per Gassman, arriva un giusto e opportuno documentario, che si propone “di far conoscere il percorso umano e artistico di una delle maggiori personalità dello spettacolo e della cultura italiana del XX secolo”. La definizione è quella del pressbook ma vi si può aderire senza difficoltà. Il regista Scarchilli ha lavorato sui fattori emotivo, personale, professionale, partendo da 500 ore di materiali trascritti e acquisiti, 1200 ore di visione, centinaia di foto e documenti originali. Ci si accorge in queste occasioni che esiste in Italia una impressionante mole di documentazione, rimasta nascosta nei bui anni del rifiuto di qualunque attività di conservazione. Accanto a Scarchilli, Alessandro Gassman sostiene l’impresa a nome della famiglia. Ecco filmati amatoriali sui lui e sui suoi tre fratelli, sulle rispettive madri, su scene di vita familiare. Quindi il Gassman al cinema, le commedie, storie che diventano cronaca del costume e dei cambiamenti italiani: I soliti ignoti, I mostri, e soprattutto Il sorpasso, titolo spartiacque nel 1962 tra un prima e un dopo nel cinema nazionale. Il Gassman teatrale: spinto a recitare dalla madre, animale da palcoscenico, prigioniero di una magia (la scena) che più gli dava ansia più gli creava fratture esistenziali. Ma lo spingeva anche a grandi innovazioni, come quella del teatro popolare, portato in tournee in tutta Italia. Diviso in capitoli, l’omaggio è colmo di affetto e di forte slancio sentimentale. Non si nasconde i lati difficili del carattere dell’attore, ma ‘deve’ far prevalere positività e rimpianto. Gassman resta, a tutti gli affetti, il ‘mattatore’, uomo e attore uniti da un oggetto magico, la maschera, che vuole dire realtà, finzione, verità, bugia, felicità e depressione. Un lavoro di taglio memorialistico utile come primo approccio al grande protagonista.
 Massimo Giraldi    
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