Birmingham Ornament
di Andrey Sivestrov e Yuri Leiderman
Frammenti di musiche, parole e immagini si susseguono senza apparente filo, con tono surreale e grottesco, in diverse città del mondo. Dovrebbero spiegare la logica dell'operazione due speakers moscoviti che però non fanno che aggiungere elementi difficilmente decifrabili. In realtà però due fili rossi si scovano facilmente: la memoria degli orrori nazisti e l'utopia di unione di razze, popoli e individui. Il nesso mai risolto ma ovvio tra i due fili rende il film a tratti intelligentemente emozionante, anche grazie all'indecifrabilità emotiva nella quale lo spettatore viene coinvolto. Tuttavia la natura programmaticamente frammentaria dell'opera impedisce un andamento realmente appassionante e resta la netta sensazione che l'operazione sia in grado di reggere davvero poche decine di minuti: ci si stanca ben prima dell'ora e dieci quando arriva la sospirata fine.
Alessandro Cinquegrani
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