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La-Bàs   versione testuale
di Guido Lombardi

 Stupisce il film Là-Bas Educazione Criminale di Guido Lombardi inserito nella Settimana della Critica della 68 Mostra del Cinema di Venezia. La pellicola ripercorre i fatti che portarono nel settembre 2008 alla strage camorrista di alcuni africani a Castel Volturno. Yssouf è un giovane ragazzo africano con un animo da artista in cerca del denaro necessario ad acquistare un costoso macchinario con cui produrre le sue opere d'arte. Appena giunto a Napoli trova ospitalità presso una villa abitata da immigrati detta la Casa delle Candele per le precarie condizioni di illuminazione. Mentre gli altri inquilini si guadagnano da vivere come venditori ambulanti ai semafori o nella manovalanza agricola e nell’edilizia, Yssouf si rivolge a suo zio Moses, un potente boss del traffico di cocaina sul territorio.
La guerra tra faide per il controllo della zona non risparmia vittime, prime tra tutte gli immigrati sui quali la camorra ha il totale controllo. In francese “là-bas” significa laggiù e indica la distanza che ci separa da qualcosa. Per il regista napoletano Guido Lombardi diviene un termine chiave con cui rovesciare l'ordinaria prospettiva sulla distanza che separa gli italiani dagli immigrati. Il film è ben costruito e la regia è in grado di organizzare la mescolanza linguistica degli immigrati francofoni e anglofoni con l’italiano e il dialetto napoletano. Buona parte degli attori non sono professionisti ma sanno ben incarnare il loro personaggio, ottimo il protagonista Yssouf Abdou Karer e da sottolineare la bravura della giovane attrice italiana Esther Elisha, al suo debutto veneziano.
 
Simone Agnetti
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