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Pugni chiusi   versione testuale
di Fiorella Infascelli

L’isola dell’Asinara e il suo carcere divenuto presidio permanente degli operai sardi in lotta contro la disoccupazione. Un luogo incantevole, una comunità fraterna, la solidarietà di molti e lo spettro di un futuro senza le risorse per vivere e crescere i figli. Questo il bel documentario della regista Fiorella Infascelli, sorella di Roberto e zia di Alex, della nota famiglia di cineasti romani. Dal febbraio del 2009 gli ex operai e dipendenti della Vinyls sono in cassa integrazione e attendono che qualcuno riscatti l’azienda chimica italiana che produce plastica. Privarsi da soli della libertà è stato l’unico modo per far esplodere il caso a livello mediatico, più in generale, l’unico modo per far emergere il fatto della chiusura di aziende che in passato lavoravano a pieno ritmo e con livelli di qualità alti, come sovente nell’impresa italiana, ma che a causa del miraggio di una manodopera a minor costo all’estero, vengono chiuse in modo repentino. Vinyls è una azienda che ha sede a Porto Torres, Porto Marghera e Ravenna con un’influenza di non poco conto sulla vita delle comunità che da essa dipendono. Infascelli riprende i commenti, gli umori, le nostalgie e i pensieri degli operai in protesta e delle loro famiglie nel carcere dell’Asinara, luogo nel quale passarono detenuti politici e boss mafiosi, portando alla luce lo spaccato di un evento straordinario che, ad oggi, è divenuto quotidianità.
 
Simone Agnetti
 
 
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