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 Red Carpet - Notizie dai Festival - Speciali Venezia - Speciale Venezia 2011 - Controcampo italiano - L'arrivo di Wang 
L'arrivo di Wang   versione testuale
dei Manetti Bros.

Gaia, traduttrice di cinese viene prelevata dai servizi segreti italiani e portata, bendata, fino al bunker segreto in cui, al buio, deve tradurre l’impietoso interrogatorio che un agente nervoso e violento conduce con un misterioso sospettato. Quando le luci si accendono, Gaia trova davanti a sé un alieno tentacolare. L’agente Curti mette sotto torchio l’alieno, alias il signor Wang, perché confessi le reali intenzioni per cui è atterrato a Roma. L’extraterrestre insiste nel dichiarare intenzioni pacifiche, ma non viene creduto e viene quindi sottoposto a tortura. Sconvolta dai modi dell’agente, Gaia prende le difese di Wang e – quando Curti deve lasciare la stanza per un’emergenza – riesce a liberarlo e scappare. L’happy end sembra vicino, ma non tutto va come immaginato…
Costruito come un horror e con plot fantascientifico, quello dei Manetti Bros. è senz’altro un film che aspira da essere di genere, ma che manca di riuscirci. L’originalità del registro, tuttavia, ricompensa con (involontarie) risate in sala.
 
Tiziana Vox
 
 
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