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Cose dell'altro mondo   versione testuale
di Francesco Patierno

Una cittadina del laborioso nord-est. Golfetto, industriale di provincia xenofobo e proprietario di una TV locale su cui tiene una striscia quotidiana di commento pesudo-politico, sua figlia Laura, maestra attenta all’integrazione dei bambini stranieri, Ariele, poliziotto ex di Laura e ancora innamorato di lei, sono i protagonisti di questo film surreale che affronta il tema della xenofobia.
Fotografia in cellulosa di pregiudizi e luoghi comuni legati alla presenza degli immigrati nella nostra società, la pellicola di Patierno sceglie il registro leggero della commedia e mette sullo schermo ciò che succederebbe se si esaudisse il desiderio di quanti vogliono che gli stranieri “tornino a casa propria”. Le conseguenze, semplici e immediate: dalla pulizia delle strade all’assistenza agli anziani, dalle catene di produzione al trasporto di merci, i disagi sarebbero evidenti. Non solo: pian piano gli abitanti della città di Golfetto sembrano avvertire anche la perdita umana, sociale dovuta alla sparizione dei cittadini stranieri.
Cose dell’altro mondo rappresenta quindi uno spunto interessante per riflettere sull’atteggiamento da adottare nei confronti degli immigrati, mette in luce l’anacronismo degli atteggiamenti xenofobi e denuncia la stupidità di pregiudizi basati su paura e diffidenza, figlie spesso dell’ignoranza.
 
 
Tiziana Vox
 
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