Il Film a sorpresa in concorso alla sessantottesima mostra del cinema di Venezia è Ren shan ren hai (People Mountain People Sea) di Cai Shangjun. La pellicola di nazionalità cinese narra la storia di Lao Tie e del suo viaggio alla disperata ricerca della persona che ha ucciso suo fratello.

Ren shan ren hai è un’espressione cinese che significa “mare di gente”, che nel film diviene una vasta popolazione nella quale gli individui si muovono facendosi spazio a forza, cercando di sopravvivere e cercando una propria giustizia privata. Lo stato e la legge esistono ma la vastità del territorio e il numero di persone che vivono ne impedisce l’azione capillare.

Al regista Cai Shangjun non resta che piazzare la cinepresa con lunghe inquadrature statiche e registrare lo svolgersi della storia; riportare la ricerca dell’assassino del fratello di Lao Tie non con il linguaggio del giallo e del genere poliziesco, ma con il lento incedere del reale nel tempo del suo farsi. Quello che vediamo è un inferno nel quale la giustizia si perde e il silenzio avvolge le relazioni tra gli esseri umani.

                                                                               

Simone Agnetti