Tradimento, passione, vendetta. Questi gli elementi fondamentali di Betrayal, primo film in concorso che ripropone le suggestioni del classico binomio eros e thanatos, e utilizza il rigore formale per rappresentare la freddezza (solo apparente) dei protagonisti, travolti dalla passione che è dolore, vendetta e desiderio.
Il tormento dei protagonisti irrompe nella loro vita e nella costruzione del girato, che si sgrana e perde fuoco, abbandonando all’occorrenza inquadrature fisse e campo lungo per inseguire i volti, i gesti, i particolari.
Al centro della pellicola, gli affanni del cuore, il cui battito arriva a sovrastare voci e rumori d’ambiente, martellando nella testa dei personaggi e rendendone lo smarrimento.
Il tema dell’infedeltà coniugale, la sua rappresentazione sullo schermo attraverso il corpo dei personaggi, apre a una più profonda riflessione sul bisogno di amare qualcuno ed essere amati, di cui la fiducia è parte essenziale e delicatissima.

 

Tiziana Vox

 

 

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