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GLI EQUILIBRISTI   versione testuale
di IVANO DE MATTEO

Primo film italiano nella sezione Orizzonti, Gli equilibristi, del romano Ivano De Matteo strappa in sala un lungo e sincero applauso. La storia è toccante e narrata da De Matteo curando nei dettagli i movimenti di camera e le inquadrature, anche con frequenti posizioni non naturali. Le scelte estetiche di De Matteo contribuiscono ad evidenziare la bravura degli attori protagonisti (Valerio Mastandrea e Barbara Bobulova) nel farsi dei loro personaggi. Di pari capacità gli attori che vestono i ruoli secondari che ruotano intorno alla coppia. Giulio e Elena sono sposati e hanno una figlia sedicenne e un figlio piccolo. La famiglia, apparentemente felice e unita, intenta a portare avanti la propria quotidianità, si disgrega sotto il peso di un fugace tradimento del marito con una collega. Giulio, impiegato comunale e bravo padre di famiglia, si trova così costretto a lasciare moglie e figli e trovare degli espedienti per poter continuare a mantenere sé stesso e la propria famiglia. Per un uomo separato tutte le spese raddoppiano e neppure un secondo lavoro è sufficiente ad evitare la discesa sociale verso la povertà. La storia di Giulio è quella di tanti padri divorziati o separati che non riescono più a far fronte alle spese che la vita impone. De Matteo lavora a lungo sul personaggio Giulio/Mastandrea mostrandocene l’imbruttimento, fase per fase, fino al punto più basso. Ma la speranza di una ripresa della normalità non muore mai.
 
Simone Agnetti
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