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 Red Carpet - Notizie dai Festival - Speciali Venezia - Speciale Venezia 2012 - Orizzonti - THE CUTOFF MAN (MENATEK HA-MAIM) 
THE CUTOFF MAN (MENATEK HA-MAIM)   versione testuale
di IDAN HUBEL

Israele, la vita comune, il quotidiano sopravvivere, l’ufficio di collocamento e un lavoro per un padre di famiglia. Gabi è assunto dall’azienda municipalizzata degli impianti idrici, il suo compito è togliere l’acqua agli utenti inadempienti. Il ritratto di una società si dipana attraverso il muto agire del protagonista che, per permettere ai suoi famigliari una vita normale, guadagna sulla disgrazia altrui, più contatori scollega e più Gabi è retribuito, privazione che ha in sé un carico simbolico altissimo per quei territori nei quali l’acqua è da sempre motivo di conflitto tra nazioni e radice della sopravvivenza di ogni giorno. In una società a pressante conflitto interno questo lavoro non è semplice, gli insulti e le minacce degli sconosciuti e il disprezzo degli amici diventano la quotidianità del povero Gabi. I pochi momenti di felicità vengono dall’assecondare le aspirazioni calcistiche del figlio, ma queste si scontrano con le piccole vendette personali che chi ha ricevuto il blocco della fornitura idrica perpetra sulla famiglia di Gabi. L’opera prima The Cutoff Man (Menatek ha-maim) dell’israeliano Idan Hubel è un preciso affresco sociale della periferia israeliana, persa nel vivere quotidiano e descritta con un linguaggio asciutto e ben strutturato. Una pellicola, nella sua semplicità, notevole che unisce alle atmosfere realiste la capacità di presentare un mondo fatto di piccole sfumature e di conflitti profondi.
 
Simone Agnetti
 
 
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