MAHI VA GORBEH (FISH & CAT)
di Shahram Mokri
Interessante il lavoro del giovane regista iraniano Shahram Mokri. Un gruppo di studenti universitari si ritrova a campeggiare sulle rive invernali della regione caspica. Fin dallinizio del film sappiamo che accadrà qualcosa di inquietante e terribile: alcuni cuochi della zona servono carne umana macinata. Il campeggio è animato da misteriosi personaggi, mentre gli studenti, ignari, preparano una gara di aquiloni. Leccezionalità di questo horror mediorientale non sta solo nel fatto di provenire dal misterioso (almeno per noi occidentali) Iran, ma nel fatto che è girato in un unico abilissimo piano sequenza di 134 minuti. Rinunciando a grandi esiti tecnici (la sporcizia nellimmagine non manca) tutto il lavoro si basa sulla capacità degli attori di essere nel posto giusto al momento giusto e di non sbagliare mai una battuta. La regia è capace nel rincorrere lintreccio delle storie di ognuno rinunciando alla linearità del tempo. Seguiamo i personaggi uno alla volta come si seguono con gli occhi i fili di una tela di ragno per far emergere il disegno complessivo dellopera, fino a trovare il ragno, la nera presenza tra i fili invisibili. Così il regista ci accompagna nel bosco, di personaggio in personaggio, fino allinevitabile, tragica e oscura conclusione. Simone Agnetti
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