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 Red Carpet - Notizie dai Festival - Speciali Venezia - Speciale Venezia 2013 - Orizzonti - MAHI VA GORBEH (FISH & CAT) 
MAHI VA GORBEH (FISH & CAT)   versione testuale
di Shahram Mokri

Interessante il lavoro del giovane regista iraniano Shahram Mokri. Un gruppo di studenti universitari si ritrova a campeggiare sulle rive invernali della regione caspica. Fin dall’inizio del film sappiamo che accadrà qualcosa di inquietante e terribile: alcuni cuochi della zona servono carne umana macinata. Il campeggio è animato da misteriosi personaggi, mentre gli studenti, ignari, preparano una gara di aquiloni. L’eccezionalità di questo horror mediorientale non sta solo nel fatto di provenire dal misterioso (almeno per noi occidentali) Iran, ma nel fatto che è girato in un unico abilissimo piano sequenza di 134 minuti. Rinunciando a grandi esiti tecnici (la sporcizia nell’immagine non manca) tutto il lavoro si basa sulla capacità degli attori di essere nel posto giusto al momento giusto e di non sbagliare mai una battuta. La regia è capace nel rincorrere l’intreccio delle storie di ognuno rinunciando alla linearità del tempo. Seguiamo i personaggi uno alla volta come si seguono con gli occhi i fili di una tela di ragno per far emergere il disegno complessivo dell’opera, fino a trovare il ragno, la nera presenza tra i fili invisibili. Così il regista ci accompagna nel bosco, di personaggio in personaggio, fino all’inevitabile, tragica e oscura conclusione.
 
Simone Agnetti
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