cerca nel sito
 Red Carpet - Notizie dai Festival - Speciali Venezia - Speciale Venezia 2013 - Fuori Concorso - GRAVITY 
GRAVITY   versione testuale
di Alfonso Cuarón

Gravity è la storia di una donna che a seguito di una tempesta di detriti spaziali si ritrova alla deriva nell’universo. Tutto qui. Un ottimo regista, Alfonso Cuaron, e due divi notissimi e stimati, Sandra Bullock e George Clooney, non riescono a confezionare nient’altro. E per sostenere i 91 minuti della pellicola collocano la donna in punto di morte almeno quattro o cinque volte. Poi – vedete come va il mondo! – immancabilmente si salva. Tensione posticcia, nello spettatore, che presto comprende l’andazzo e può persino banalmente divertirsi di cosa si sia costretti a fare per sostenere un film. Qualcuno potrà forse apprezzare la tecnica 3D messa in campo, ma i più si annoieranno nel vedere inquadrature forzatamente longitudinali e oggetti che vanno verso lo spettatore o se ne allontanano. C’è la sensazione che quando, come in questo caso, la tecnica è il solo motivo per fare un film, questa non aumenti le potenzialità del regista, ma le riduca, le banalizzi, tentandolo sempre a meravigliarsi di come può sfondare lo schermo. Purtroppo, ormai, se ne meraviglia solo lui.
Alessandro CInquegrani
stampainviacondividi