GRAVITY
di Alfonso Cuarón
Gravity è la storia di una donna che a seguito di una tempesta di detriti spaziali si ritrova alla deriva nelluniverso. Tutto qui. Un ottimo regista, Alfonso Cuaron, e due divi notissimi e stimati, Sandra Bullock e George Clooney, non riescono a confezionare nientaltro. E per sostenere i 91 minuti della pellicola collocano la donna in punto di morte almeno quattro o cinque volte. Poi vedete come va il mondo! immancabilmente si salva. Tensione posticcia, nello spettatore, che presto comprende landazzo e può persino banalmente divertirsi di cosa si sia costretti a fare per sostenere un film. Qualcuno potrà forse apprezzare la tecnica 3D messa in campo, ma i più si annoieranno nel vedere inquadrature forzatamente longitudinali e oggetti che vanno verso lo spettatore o se ne allontanano. Cè la sensazione che quando, come in questo caso, la tecnica è il solo motivo per fare un film, questa non aumenti le potenzialità del regista, ma le riduca, le banalizzi, tentandolo sempre a meravigliarsi di come può sfondare lo schermo. Purtroppo, ormai, se ne meraviglia solo lui. Alessandro CInquegrani
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