REDEMPTION
di Miguel Gomes
La ragione di essere di Redemption, mediometraggio di Miguel Gomes, si comprende solo alla fine. Quattro storie, una portoghese, una italiana, una francese e una tedesca, si susseguono luna dopo laltra sullo schermo. La voce narrante dice io e descrive le proprie esperienze di vita. Lo spettatore resta interdetto, non trovando in questi racconti né nelle immagini che li accompagnano, una drammatizzazione sufficientemente forte per seguirle con interesse. Eppure al termine della pellicola, scopre che quelle voci avrebbero dovuto appartenere a figure di spicco della politica europea. Lautore chiede però troppo allo spettatore, che non è più in grado di ripercorrere a ritroso quanto visto per ricercarne i significati nascosti. Forse si vuole lasciare il messaggio che anche figure molto note, che determinano il destino di intere nazioni, hanno vite comuni, con emozioni simili a quelle di tutti gli altri. Se fosse solo questo, però, il messaggio risulterebbe debole. Purtroppo, però, tutto il resto sfugge. Un film che dimostra un potenziale, che resta, però, quasi totalmente inespresso. Alessandro Cinquegrani
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