cerca nel sito
 Red Carpet - Notizie dai Festival - Speciali Venezia - Speciale Venezia 2014 - Fuori Concorso - NYMPHOMANIAC VOL. II (director's cut) 
NYMPHOMANIAC VOL. II (director's cut)   versione testuale
di LARS VON TRIER

 
La Director’s Cut di Nymphomaniac si conferma molto vicina alla versione uscita nelle sale. E, com’è noto, il volume II è molto meno efficace del volume I. Qui il regista perde il filo della narrazione e nell’intento di tratteggiare la vera perdizione della sua Joe, ne perde di vista lo spessore etico – seppure un’etica del male – privilegiando una narrazione che ammicca al genere, che deve dimostrare un teorema prima che raccontare una storia. Quando le cose non scorrono anche l’estetica ne risente, e sono lontane le invenzioni visive del volume I, così come l’altezza tragica di sequenze come quella della morte del padre. Il destino di Joe è prevedibile, scontato, alcune scene scadono nel kitsch, la metafisica blasfema non coglie nel segno. Quando si prova a costruire film nuovi, mai visti prima, si può sbagliare, è un peccato quando capita a un autore dello spessore di Von Trier, ma non resta che ammetterlo. Resta però il valore assoluto di entrare in sala e assistere a un esperimento visivo e teorico, a un’opera filosofica e narrativa, che è esattamente quello che manca, non solo da quest’anno, alla Mostra del Cinema. Eppure tutto questo si trova in un’opera già vista, già uscita nelle sale… perché?
 
Alessandro Cinquegrani
 
 
 
stampainviacondividi