L'eclettico produttore discografico, musicista e regista parigino noto come Mr. Oizo, al secolo Quentin Dupieux, presenta nella sezione Orizzonti a Venezia 71 il film Reality, suo sesto lavoro. Reality gioca nei margini dell'essenza del cinema stesso, nella sospensione dell'incredulità che lo spettatore concede alla materia filmica e alla narrazione per immagini. Dupieux gioca in questo spazio, in cui la mente opera e rielabora ciò che vede per costruire senso. Il cameraman Jason sogna di dirigere un film fanta-horror, Bob è un ricco e stravagante produttore francese che accetta di finanziare il film se in quarantotto ore Jason troverà l'urlo di dolore da Premio Oscar. Durante questa ricerca Jason si perde in un incubo popolato di personaggi grotteschi e comici. Una bambina che cerca di scoprire il contenuto di una VHS trovata in un cinghiale, un ligio professore barbuto che si aggira su una Jeep militare vestito da donna compiendo atti senza senso, un presentatore televisivo vestito da ratto in preda all'eczema. Le storie continuano ad incespicare l'una nell'altra spostando l'attenzione dal piano della narrazione del “reale” a quello della finzione interna al film. Dupieux ci accompagna in un film nel film, senza mancare di autoironia e donando al pubblico momenti molto divertenti.

 

Simone Agnetti