Cosa ha da raccontare il cinema croato di oggi? Forse non molto. Dalla ex-Jugoslavia, dopo il lungo periodo di guerra, sul finire degli anni Novanta, erano giunti venti nuovi per il cinema europeo; pensiamo alla cinematografia di Kosturica o a pellicole come La Polveriera (1998) o  No man’s land (2001). Nella sezione Orizzonti il regista Ognjen Svilicic presenta These Are the Rules (Takva su pravila): una attempata coppia vive in una grigia periferia, sono persone comuni, che hanno vissuto la dittatura prima, la guerra civile poi e ora una tranquilla vita democratica nella Croazia europeista di oggi. Ogni giorno gli stessi vestiti, gli stessi luoghi, gli stessi piatti, ad animare la loro vita solo un figlio adolescente, Tomica, che una mattina rincasa all’alba dopo aver subito un pestaggio. Tutto è fatto secondo le regole dello stato e degli enti pubblici: l’ingresso in ospedale, la denuncia alla polizia e la stampa del certificato di morte. Tutto preciso, rigido, regolare, inumano. Solo sul finale la rabbia si trasforma in azione a sconvolgere la loro tranquilla esistenza di periferia. Un film ben fatto stilisticamente, che narra molto di una nazione da poco nata ma che pare già molto vecchia. L’afflato potente del cinema balcano sembra essersi esaurito.

 

Simone Agnetti