Come un buon auspicio per la ripresa delle trattative di pace di questi giorni tra Israele e Palestina, arriva al lido e in concorso “Miral” diretto dal pittore, musicista, regista Jiulian Schnabel. Tratto dal romanzo “La strada dei fiori” della giornalista e scrittrice palestinese Rula Jebreal, il film narra la storia della scuola per orfani di guerra “Dar Al Tifel”, dalla sua fondazione (1948) per opera di Hind Husseini sino agli accordi di Oslo (1993) e di una bambina (Miral) che viene affidata dal padre all’istituto della Husseini perché venga cresciuta ed educata lontana dalla violenza. La bambina diviene presto una giovane adolescente innamorata di un attivista dell’OLP e desiderosa di prendersi delle responsabilità nei confronti della Storia del suo popolo. Il regista sceglie uno stile classico, lontano dalla sperimentazione de “Lo scafandro e la farfalla”, senza rinunciare a momenti di commozione, pennellate di colore e musiche sempre adatte alle situazioni, tra gli altri Tom Waits ed Ennio Morricone. Un film che si interroga, e ci interroga, sulla natura e lo scopo “politico” dell’educazione in un paese in guerra nel quale spesso a prevalere da entrambe le parti sono i fondamentalismi e le risposte violente. Un omaggio alle tribolate giovani generazioni israeliane e palestinesi nate e cresciute in stato di guerra nella speranza che non smettano di cercare la loro personale via alla soluzione del conflitto.